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mercoledì 28 maggio 2014

Napoli, 24 maggio 2014

Eccomi qua, dopo quattro giorni dalla giornata di premiazione del Concorso Letterario di NapoliTime (24 maggio) a parlare di quella giornata.



Sono partita alla volta di Napoli dalla provincia di Caserta con mio nonno, mio zio e una delle mie migliori amiche di sempre. Siamo arrivati puntuali alla location, Arena Reload presso Bagnoli. Qui ho potuto ammirare una delle più belle discoteche sulla spiaggia che io abbia mai visto. Il cielo ero di un azzurro limpido e quasi si confondeva con i colore del mare. La sabbia era di un ocra splendente e si estendevano le coste e le isole davanti ai nostri occhi. Uno spettacolo.

Mentre cercavo di capire dove avrei dovuto sedermi, si è avvicinato un gruppetto di ragazze che mi ha chiesto: "Sei Ilaria Nassa? Possiamo fare una foto?". E dopo la foto mi hanno fatto i complimenti per il libro, "Nuvole" e mi hanno confessato che è stato il libro più letto della classe. Emozionata, con i lacrimoni agli occhi le ho ringraziate e poi sono andata al mio posto.

Dopo aver ascoltato due giovani gruppi rap cantare, le recensioni dei libri dei ragazzi, è stata la volta delle premiazioni. La recensione migliore è stata di una ragazza del liceo Classico, il libro più votato è risultato "Nica e la radice del cedro" di Mario Ascione.
Gli ho fatto i complimenti e mi sono allontanata per lasciarlo salutari tutti.

Ecco che sbuca una ragazza tremante e si avvicina verso di me. "Posso parlarle?", mi chiede.
"Per favore, non darmi del lei", le rispondo. "Ho quasi la tua età! Dimmi tutto."
Con i lacrimoni agli occhi e la voce claudicante, mi ha confessato che "Nuvole" le ha trasmesso tantissime emozioni, che le sembrava che si parlasse di lei, della sua storia. "Grazie", ha aggiunto alla fine "per quello che mi hai trasmesso, per aver scritto questa storia. Forse tu non te ne rendi conto, ma mi hai aiutata tanto."
L'ho abbracciata forte, quella piccola e forte ragazza e le ho sussurrato che era il più bel regalo della giornata.

Dopo aver fatto un po' di chiacchere, sono andata a salutare gli organizzatori dell'evento. Una giornalista con cui mi tenevo in contatto mi ha riferito che fino alla fine credeva che la vincitrice fossi io e il direttore del giornale NapoliTime mi ha offerto di collaborare per lui.

E' vero, non ho vinto il concorso, ma io mi stesso lo stesso vincente. Sento di non aver fallito e che il mio destino si sta delineando sotto ai miei occhi.

Ringrazio tutti per la favolosa giornata che mi hanno fatto trascorrere.

mercoledì 21 maggio 2014

24 maggio e 6 giugno!

Scrivo questo post velocemente per informarvi dei prossimi incontri!

Sabato 24 maggio ci sarà la finale del Concorso Letterario indetto da NapoliTime, giornale online. Naturalmente sarò presente io e il nostro caro "Nuvole"!






Il 6 giugno, invece, alle ore 17 a Prato, presso la Libreria Mondadori in via Guizzelmi, (unico appuntamento in città - poi sarò una mina vagante) parleremo per la prima volta di "Non io, non qui" assieme a Monia Balsamello, curatrice del romanzo e Loredana Dragoni, direttrice del centro antiviolenza La Nara.



Non mancate! Avremo modo di discutere di temi importanti, di confrontarci, di conoscerci!

Vi aspetto tutti!


venerdì 9 maggio 2014

Su "Non io, non qui"

Scrivo questo post a causa delle numerose polemiche che il video di presentazione del mio nuovo romanzo ha suscitato. Quindi andrò in ordine.

Il libro parla di te?
No, il libro non parla della mia storia. E' una storia assolutamente vera, ma, naturalmente, è romanzata. Prendete la storia come una testimonianza, una denuncia.
Quando dico che ho avuto un'esperienza simile, parlo di violenza in generale. Ma se la mettiamo su questo punto, tutti riceviamo o abbiamo ricevuto almeno una volta nella vita qualche tipo di violenza (psicologica, fisica, verbale ecc).

 Perché non parli della violenza sugli uomini?
Se non ne parlo, non vuol dire che la escludo. In 6:30 minuti ho dovuto dire tante cose. Avrei potuto spaziare e aggiungere altro, ma volevo essere sintetica e inerente al tema. Quando si parla di violenza, ci sarebbe così tanto da dire, che un video, un libro, una chiaccherata non basterebbero a esaurire l'argomento. Mi scuso con chi si è sentito offeso. Potremmo parlare di ciò che volete privatamente.

Parli da femminista.
Voglio chiarire una cosa. Quando io mi dichiaro femminista, non ho in mente di sottomettere gli uomini e di dare il potere alle donne. Quello che vorrei raggiungere è la parità dei sessi, è un mondo in cui ci siano PARI diritti per entrambi. Questo oggi non accade. La frase: "Le donne sono tutte puttane" (che viene pronunciata dalle donne stesse) è degradante, retrogada e maschilista. Dà per scontato che le donne siano delle poco di buono a prescindere, che sia inscritto nel loro DNA, che basano tutto sul sesso.
Bene, ora mi domando: ma i ragazzi non fanno lo stesso?
Bisognerebbe smettere di fare una distinzione di genere (come di "razza", ma questa è un'altra storia) e cominciare a fare una distinzione di PERSONE.
Ecco per che cosa mi batto io. Ecco perché denuncio la violenza sulle donne.

Per ora è tutto, se c'è altro da domandare, sono sempre a vostra disposizione.