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lunedì 8 luglio 2013

Perché tutti parlano sempre dell'amore?

Ero una di quelle persone che si faceva in continuazione questa domanda. Guardavo le coppiette per strada che si baciavano, si abbracciavano, si toccavano e pensavo che mai nessuno avrebbe potuto conoscermi così a fondo. Non perché non ne fossero capaci, ma perché non l'avrei permesso.
"Nessuno deve sfiorare il mio cuore."
Lo pensavo in continuazione. Non appena notavo qualche persona interessata a me, inevitabilmente la allontanavo, perché sapevo che prima o poi mi avrebbe ferito. Volevo solo rimanere intatta.
Ero solo una ragazzina di 15 anni, ancora acerba e incapace di comprendere tante cose (per esempio perché mia madre piangesse per i film romantici).

Cos'è accaduto?
Ho perso la ragione. Ho preso tra le mani la mia maschera di ghiaccio e l'ho scaraventata via, lontana da me, per buttarmi tra le braccia della sabbia calda, del mare profondamente blu, del cielo allegro e del sole ridente. Ho deciso che quello era il mio momento per abbandonarmi, per farmi conoscere, per amare, perché mai nessuno era più giusto di lui - di te.
E allora ho capito perché tutti parlano dell'amore. L'ho capito non appena ho cominciato a parlare di lui: a me stessa, alla mia famiglia, a tutti. E lo volevo sempre più con me, accanto a me, per me, dentro me...






L'amore è imprevedibile. L'amore è calmo e tempestoso. L'amore ti avvolge e ti abbandona. L'amore, anche se si placa, è eterno. L'amore brucia. L'amore è fuoco che solo guardandolo vorresti immergerti dentro, nonostante il cuore prenderà fuoco e farà male. L'amore è...

Destino. La maggior parte crede in una strana entità sulfurea chiamata Destino. A volte si affidano a loro. E' colui che decide, che ha già deciso dove sarai e cerca di indirizzarti per farti arrivare al tuo traguardo. E' lo scrittore che decide l'inizio e la fine di un romanzo e passa i giorni davanti ad una tastiera cercando di portare i propri personaggi a ciò che si era prefissato.
E se tutto fosse affidato al Caso, l'entità che mescola le carte con gli occhi bendati? Allora la nostra percezione dell'amore, dei rapporti, delle persone cambierebbe?



Parlo sempre dell'amore. Anche quando non lo sopportavo, ho sempre parlato dell'amore. Le mie parole, le mie poesie...

Abbiamo bisogno di amare. E' una cosa normale, naturale, istintiva. Amare è dare. E diamo anche quando l'altra persona non ci ricambia, non ci guarda, ci ferisce. Continuiamo a dare sperando che prima o poi quella persona accetti il nostro dono.

Il cuore.



Pensieri strani, vaghi, illogici, scollegati mi attraversano il cranio. Pensieri a cui non so dare un filo logico. Ho messo tutto per iscritto qui, così come mi sono arrivati, come mi sono stati inviati tramite un aeroplano di carta, spedito da chissà chi...

... chissà perché...