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sabato 3 dicembre 2011

Prigionieri ciechi

Ogni mattina svegliarsi con la stessa cosa da fare. Ogni mattina dirigersi verso il luogo prestabilito.
Ogni giorno compiere gli stessi gesti. Ogni giorno pronunciare le stesse parole.
Ogni sera tornare nello stesso luogo. Ogni sera prepararsi per la mattina che verrà.
Unicità, singolarità, differenza, individualità sono solo un'illusione. C'è qualcuno che ha attaccato sulle nostre teste fili invisibili, collocati a loro volta a delle mani potenti, enormi, invincibili. Siamo sotto il controllo di un potere che non conosciamo. Ci illudiamo, credendo di fare scelte diverse dagli altri, di essere unici, che la nostra vita sia irripetibile, che nessuno sia uguale ad un altro.
Ebbene, non è così. Siamo una massa indistinta in grado di non scegliere davvero: abbiamo solo la possibilità di selezionare ciò che ci piace entro i limiti che qualcuno ha già stabilito.
Il mondo è una trappola. L'uomo è il suo prigioniero eterno, un prigioniero felice, stolto, che crede con tutto se stesso di essere libero, che non vede.
Il carnefice? Nessuno può conoscerlo, ma possiamo trovarlo tutti: basta solo guardarsi allo specciho.
Siamo vinti e vincitori di noi stessi.
Quando vi sveglierete?

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